In occasione della Festa della Donna, Tvsoap vi propone l'intervista a Jgor Barbazza, l'attore che da quattro anni interpreta Damiano Bauer a Centovetrine.
Se il suo personaggio è l'eroe romantico che ogni donna vorrebbe incontrare, l'attore porta avanti con determinazione la passione per la recitazione e per il sociale: contemporaneamente alla soap ha girato una fiction per Raiuno e un film per il cinema, inolte da quattro anni è vicepresidente della Onlus Team for Children.
Ma attenzione: il suo cuore è tutto per Linda Collini, l'interprete di Cecilia Castelli con cui è fidanzato. Di tutto questo e di molto altro ci ha parlato nell'intervista… Buona lettura!
A cura di Carla per TvSoap.it - Riproduzione vietata
Esordisci in prima serata con una fiction dopo la doppia avventura del serale di Centovetrine. Che effetto ti fa?
Ovviamente una grande emozione abbinata a un po' di curiosità! Speriamo che il già numeroso pubblico dei primi due giovedì si posso affezionare anche a Giannandrea Graziosi.
Con chi interagirà di più il tuo personaggio, il diplomatico Giannandrea Graziosi, in Che Dio ci aiuti?
Con la bellissima Azzurra Leonardi ovvero Francesca Chillemi, personaggio molto amato fin dalla prima edizione perché simpatico, vulnerabile, buono e dolce.
Che cosa hai portato dal set di Centovetrine a quello della fiction? E che cosa ti riporti dal set della fiction a quello di San Giusto ora che ripartono le registrazioni di Centovetrine?
La professionalità, la disponibilità nei confronti dell' azienda, regista, colleghi e maestranze e la ferma volontà di continuare a fare esperienza per cercare di migliorare sempre.
Giusto per esserne certi: Damiano farà ancora parte del mondo di Centovetrine, vero?
Si, confermo!
E' la prima volta che un protagonista di Centovetrine va in onda contemporaneamente nel daytime e in prima serata in una fiction. Sostanzialmente stai sfatando un mito. Secondo te è il definitivo sdoganamento degli attori di soap, quando sono bravi e/o funzionano?
Perché? Ci sono differenze tra attori di soap con quelli di fiction o cinema? Pensavo che certe barriere fossero già state abbattute da tempo e i fatti lo hanno ampiamente dimostrato visto che a Centovetrine sono passati attori con curriculum importanti ed altri che partendo dalle soap stanno facendo una carriera di tutto rispetto!
Non solo soap e fiction, ma anche cinema, e stavolta sei un caso unico: l'11 aprile esce al cinema Un'insolita vendemmia, il film scritto e diretto da Daniele Carnacina. Qual è il tuo ruolo nel film? Com'è stato girarlo dopo la sospensione della soap… che per quanto ne sapevate poteva essere definitiva?
L'idea di essere un caso unico mi piace e spero possa essere un esempio positivo per i giovani aspiranti attori. Un'insolita vendemmia è stata un'esperienza faticosa ma entusiasmante, curiosa ma intrigante e credo che il risultato finale sia stato più che positivo.
Daniele Carnacina ha avuto l'ennesima brillante intuizione, ovvero, abbinare una storia reale e a tratti triste dai risvolti leggeri e divertenti con attori già affiatati e collaudati e credo che ancora una volta il gruppo abbia fatto la differenza.
Personalmente il fatto di averlo girato dopo la chiusura di Centovetrine non ha influito sul mio modo di approcciare il lavoro, anzi, più volte durante quelle due settimane ho pensato che forse sarebbe stata l'ultima occasione di girare tutti insieme e questo mi ha dato la carica e l'energia giusta per cercare di dare il mio contributo in maniera esemplare.
E cosa hai provato quando ti hanno detto "E invece no, ripartiamo anche questa volta?"
Il primo pensiero è stato alle maestranze, a tutte le 150 persone che hanno costruito la loro vita attorno agli studi del Canavese.
Secondo te degli attori di soap possono essere credibili al cinema? Cosa dovrebbe spingere uno spettatore che vi guarda nel dopo pranzo a uscire di casa per andare a vedervi al cinema? Cos'ha di speciale questo film?
Io credo e ribadisco che continuare a classificare gli attori a seconda del prodotto che fanno sia oramai superato per i motivi che ho detto prima, l'attore ha il diritto di esprimersi come meglio crede ovunque, in teatro, in piazza, in sala, in tv, in radio ecc.
Per quanto riguarda il film invece, mi piace sottolineare che è anche divertente e in un periodo di crisi economica finanziaria e psicologica, possa regalare al pubblico un paio d' ore di serenità, di leggerezza, di spensieratezza e non è poco direi.
Torniamo alla fiction in cui debutti stasera: un altro attore proveniente dai ranghi di Centovetrine fa parte del cast di Che Dio ci aiuti. Hai girato scene con Capuano? Che vi siete detti quando vi siete ritrovati lì?
Non ho girato nessuna scena con Luca e non ci siamo nemmeno incrociati sul set. Ho avuto il piacere di incontrarlo durante la conferenza stampa a Roma di tre settimane fa e mi è parso soddisfatto del suo lavoro svolto e della fiction in questione.
Un anno fa proprio in questo periodo c'è stato il "tuo" matrimonio in prima serata: Damiano sposava Serena dopo tre anni di amore e casini. Dove hai visto quella puntata speciale, con chi eri e cos'hai pensato riguardandoti nella chiesetta in alta uniforme?
È vero! Già un anno è passato! Vola il tempo.. Ero con i miei genitori e con Linda a Treviso. Mamma ovviamente in lacrime mentre papà e Linda visibilmente commossi, li guardai e pensai che forse io e Sara avevamo fatto un buon lavoro, cosa che venne poi confermata dagli amici, parenti e fans. Adoro le scene corali, è stato bello rivedere e lavorare anche se per poco con Raffaello Balzo e Max Vado. Ti confido che in divisa non mi sono dispiaciuto e girare una fiction in costume non mi dispiacerebbe.
A Centovetrine nelle puntate in onda ora (siamo al test del DNA) cosa dobbiamo aspettarci da Damiano una volta che l'amore da favola è andato in pezzi?
Un continuo disagio interiore che mi porterà a sclerare ancora per un po'. Mi permetto di fare i complimenti a Sara per l'intensità con cui ha recitato, è stata fondamentale per me e non ti nascondo che ci mancherà molto, per simpatia e talento.
Parliamo dell'esperienza da attore: qual è la storyline che ti ha dato più soddisfazione in questi anni?
Non saprei, citarne una significherebbe non dare il giusto risalto alle altre, ti dico piuttosto che Damiano mi ha impegnato molto recitativamente parlando e mi ha dato tante soddisfazioni, doveroso da parte mia un plauso agli autori che mi hanno dato la possibilità di non annoiarmi mai e di regalare emozioni forti al nostro amato e fedele pubblico.
Qual è stata la scena più emozionante e quella più imbarazzante in assoluto? E quella che hai avvertito come più difficile da affrontare?
Più emozionante il matrimonio, più imbarazzante credo le prime scene di sesso, svestiti con più di 100 persone che ti guardano e la più difficile... quelle chiamate di "passaggio" e siccome sono più semplici devi impegnarti il doppio per mantenere alta la concentrazione e l'intensità e renderle importanti con delle sfumature che contraddistinguono il personaggio, un tic nervoso, un micro movimento facciale, una posizione del corpo che possa far capire il tuo stato mentale di quel preciso istante facendolo arrivare a chi ti guarderà.
Facendo un passo indietro, come sei arrivato a interpretare Damiano?
Feci un provino su segnalazione del mio agente, Luca Confortini, a fine dicembre 2008.
Mi disse che a Centovetrine cercavano un nuovo protagonista, un poliziotto determinato ma dal cuore tenero.
Poi il call back a metà gennaio sotto lo sguardo attento di Carnacina il quale mi chiamò due giorni dopo per dirmi che il ruolo sarebbe stato mio.
Prima di Centovetrine e della recitazione, com'era la tua vita? Chi era Jgor Barbazza prima dei trent'anni?
Un giovane grintoso e determinato con una valigia piena di sogni e speranze. Diplomato in ragioneria, poi "volantinaro" (volantinaggio porta a porta) in attesa di entrare nel corpo degli alpini, poi commesso, autista magazziniere, agente di commercio e infine area manager nel settore del fitness. In parallelo però, indossatore, conduttore e attore di un paio di spot pubblicitari. La passione per la recitazione nasce con me circa 36 anni fa e credo che se andrà con me quando emetterò il mio ultimo respiro.
Cosa porta in più sul set un attore che ha avuto una vita precedente?
Non lo so, io parlo per me, sulla base della mia gavetta: credo di aver acquisito la capacita di sacrificio, di sapersi adattare sempre, di aiutare i colleghi, di saper stare all' interno di un gruppo, di un' azienda, di non guadare mai l' orologio o il giorno della settimana.
Com'è cambiato Jgor in quattro anni e com'è cambiato Damiano?
Jgor è rimasto sempre lo stesso, non vedo perché dovrei cambiare, in questo l'educazione datami dai miei genitori ha aiutato molto. Amo stare tra la gente ma adoro la mia privacy, vivo di cose semplici, la mia famiglia, la mia nipotina, gli amici di sempre, le mie passioni e soprattutto la fantastica donna che mi sta accanto da tre anni.
Damiano ha vissuto tanti momenti difficili a differenza mia ma ha sempre mantenuto ben saldi i suoi valori, i suoi principi ed in questo siamo simili.
Se lo chiedono in moltissime, togliamo la curiosità: quanto sei alto esattamente?
Un metro e novantadue centimetri per 86 chili e il 46/47 di piede. Un gigante sì, ma buono!
Se Centovetrine fosse una squadra di calcio, che ruolo avrebbero queste persone e a che campione paragoneresti ciascuno? Perché? E che cos'ha "regalato", ognuno, a Damiano e a te? (Es. Barbazza, portiere, Buffon, per la determinazione, la faccia)
- Zanier: Matri, per la bellezza.
- Collini: Trezeguet, grinta, determinazione ed eleganza.
- Clara: Ibra, esuberanza.
- Vado: Balotelli perché mascalzone ma Max è educato ed intelligente.
- Troiano: un ex calciatore in pensione che dispensa consigli.
- Coraini: Barzagli, affidabile, brava ed esperta.
- D'Anca: un giovane allenatore con tanto entusiasmo da trasmettere ai giovani.
- Lina Bernardi: Trapattoni, non più giovanissima ma con ancora grinta da vendere e talvolta rompiscatole (la adoro).
- Carnacina: Guidolin per somiglianza, Mourinho perché è un abile stratega, carismatico, capace nel fare gruppo e di grande persuasività.
Ti dico delle scene storiche di Damiano e mi dici una cosa che ricordi del momento in cui le hai girate:
- Damiano e Serena con l'anellino al castello
Emozione.
- Damiano, Viola e il bazooka
Adrenalina.
- Damiano rapito e Serena che rischia la vita per andare da lui
Amore vero tra i due personaggi e botte prese veramente dal mio sequestratore...
- Il matrimonio all'altare con Serena e il bacio fuori villa con Cecilia
Emozionante il matrimonio e ammirazione per il modo in cui Linda interpreta il suo personaggio.
- Cecilia punta la pistola su Damiano per salvare Zeno
Un mix di tante sensazioni forti e le tante risate con loro nel dopo lavoro.
- Le liti con Sebastian appena entrato
Il confronto con un attore esperto dal quale rubare qualche segreto del mestiere e il piacere di esserci trovati bene reciprocamente.
- Le scene da naufrago sull'isola con Viola.
Emozione, curiosità, studio del personaggio e duro lavoro. La città di Caorle e i piacevoli momenti di relax col gruppo.
- Le scene al JC sotto copertura con Cecilia.
Le nottate a provare e riprovare le scene con lei per cercare di fare un ottimo lavoro, la scelta dei costumi e l'ambiente ricreato magnificamente; in più, la bella amicizia nata con Renato Raimo (Zanasi).
- Aggiungi a piacere se ne ho saltata qualcuna cui sei affezionato...
Quelle che ancora dovete vedere e che vi lasceranno col fiato sospeso.. Bravi tutti!
C'è un argomento che online appassiona molto i fan: a partire dalle puntate girate dopo la sospensione dell'anno scorso, in ogni episodio le musiche storiche si alternano ad altre prese da fiction o altre produzioni. Tu che ne pensi? Che ruolo hanno secondo te le musiche nella fidelizzazione a un prodotto?
Le musiche fanno tanto, sono fondamentali, a volte sottolineano o esaltano un momento o una scena intera, è come se anch'esse recitassero. Le musiche di Un'insolita vendemmia sono giustissime e sono state composte da un signore di assoluto talento: Massimiliano Pani.
Secondo le notizie disponibili al momento, Sara Zanier non tornerà a Centovetrine e quindi nemmeno Serena sarà ancora a Torino per Damiano. Come vivi questa situazione?
Mi spiace perché ci mancherà tanto come attrice e ancor di più come amica. Ci mancheranno le sue insalatone e il suo appartamento che io e Max Vado assieme a Linda, Raffaello e Barbara abbiamo sfasciato. Quante risate e quanti film in DVD tutti insieme per poi finire a cuscinate con piume ovunque, pensa che a volte i vicini ci suonavano per sapere se c'era una festa! Una sola cosa non siamo riusciti a fare, mi ero messo in testa di organizzare una cena natalizia a luglio ma mi hanno preso per pazzo! Chissà perché...
E a questo proposito, con quale attrice del cast di Centovetrine con cui non hai ancora avuto "relazioni" ti piacerebbe di più interagire in futuro?
Elisabetta Coraini, la trovo molto brava, un carattere dolce e tranquillo ma allo stesso tempo sa mettere in scena un'intensità ed una verità da grande attrice qual è.
L'anno scorso tu e Linda Collini avete reso pubblico un fidanzamento che dura ormai da tre anni. Abbiamo provato a chiedere a lei ma non è servito, così… cos'hai pensato la prima volta che vi siete incontrati?
Mi aveva colpito per la sua classe, per la sua femminilità. Poi vivendola da amico prima e da fidanzato poi ho avuto la conferma che la prima impressione era quella giusta.
Recentemente le vostre strade hanno ricominciato a intersecarsi anche sul set. Com'è quando vi trovate sul set a interpretare cose che non vi appartengono? E' più facile o più difficile interagire sul set con una persona che nella vita ami?
Siamo stati bravi a scindere le due cose, ci aiutiamo, ci consigliamo e dopo il lavoro ci confrontiamo. Un atteggiamento giusto per affrontare al meglio le tante scene da fare mettendo sempre in primo piano la ricerca continua della verità, della spontaneità e del sapersi e saper emozionare. Le scene con Milo vi piaceranno, sono pronto a scommetterci...
Dove vorresti essere tra dieci anni, con chi e a fare cosa.
Continuare a fare quello che faccio, il mio amato lavoro possibilmente anche se l'unica cosa che chiedo sempre nelle mie preghiere è la felicità mia e di chi mi sta e mi starà accanto. E magari con un paio di pargoletti in braccio perché no..
E dove ti immagini Damiano (che sia in video o no) tra dieci anni, con chi e a fare cosa.
Damiano sarà sempre il grande poliziotto che abbiamo amato magari con Serena e loro figli. Lei avvocato di successo, lui questore, genitori e sempre pronti a difendere il loro amore. Direi un finale perfetto no?!?
C'è un luogo o un'attività in cui ti rifugi quando devi riordinare le idee e i sentimenti?
Più che un luogo, le persone, famiglia e amici.
Che cosa rappresentano questi luoghi per te: Treviso, Prato, Torino, Roma.
Treviso i miei affetti di sempre e per sempre; Prato l'amore da tre anni e spero per sempre; Torino il lavoro, la città meravigliosa ed elegante e... la Juventus; Roma, il futuro!
E invece qual è il luogo in cui non sei ancora stato e dove vorresti andare?
Ce ne sono tanti e spero di visitarli tutti prima di diventare così vecchio e saggio da potermi permettere di raccontare il mondo agli altri.
A che punto stai con la ristrutturazione della casetta della nonna che vedemmo in Verissimo?
A buon punto, vorremmo entrarci a fine estate impegni permettendo.
Che rapporto hai col tempo che passa? Ti mette ansia pensare al futuro o ti rasserena pensare al passato?
Vedo il mio passato come la fonte di ricchezza per il futuro e quindi non mi spaventano, ma lotto per poter garantire alle persone che staranno con me serenità e forza per reagire alle situazioni meno facili che la vita ci riserverà.
Cosa diresti a uno spettatore che ama Damiano e non sa se guardarti a Che Dio ci aiuti?
Mi vedranno in una veste diversa, più leggera e divertente, meno teso, sclerato e col broncio ma più disteso e diplomatico!
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