Domani, martedì 11 marzo, al Teatro Rosetum di via Pisanello 1 a Milano (ore 20.30) sarà presentato il progetto teatrale "DECALOGO – Parte I. Comandamenti da I a V".
Nel cast dello spettacolo c'è anche Giorgio Borghetti, attore molto conosciuto sia a livello teatrale e sia nel campo della fiction televisiva, e prossimo nuovo ingresso in Centovetrine nel ruolo del dottor Giorgio Bandini. Ne abbiamo approfittato per intervistarlo e per chiedegli qualche news sul personaggio che andrà ad interpretare nella soap.
A cura di Carla per TvSoap.it
Dalle descrizioni di "Comandamento" sembra uno spettacolo modulare sui dieci comandamenti, un po' una via crucis con 10 stazioni. Da cosa nasce e come li mette in scena oggi?
Dunque: la prima ispirazione naturalmente sono i dieci film girati da Krzysztof Kieslowski sui dieci comandamenti. Poi è nato questo spettacolo, presentato al Festival dei due mondi di Spoleto a giugno, che riguardava i primi cinque comandamenti, e ora nella serata di domani (martedì) al teatro Rosetum di Milano andiamo a proporre una nuova versione del primo e del quinto. I comandamenti da un punto di vista religioso sono un dogma. Noi invece li affrontiamo dal punto vista umano, proponendoli come dei "modi di vivere", traendo ispirazione dalle loro parole senza nessun giudizio morale connesso.
Tu interpreti il primo e il quinto. In che modo?
Il primo è "Non avrai altro Dio all'infuori di me", il quinto "Non uccidere", e li interpretiamo prendendo spunto da fatti di vita realmente accaduti, grazie alla drammaturgia di Andrea Valagussa e Mara Perbellini, e con la supervisione di Stefano Alleva. "Non avrai altro Dio" ci porta a confrontarci con quello in cui crediamo fino alla fine, con l'idea che ci traina: non necessariamente un credo religioso, ma quello che ci guida fino alla fine.
E ugualmente "Non uccidere" non viene inteso in senso fisico o religioso, ma metaforico; è tutta una metafora, usiamo tutti i comandamenti dal punto di vista metaforico, per raccontarci.
Lo spettacolo sarà visibile solo a Milano o andrà in tournée?
Quella di domani è una presentazione, dedicata in particolar modo ai direttori dei teatri e agli addetti ai lavori: l'obiettivo è creare una compagnia all'interno della quale gli attori possano gestire più ruoli e "comandamenti" nella tournée che seguirà. Le date iniziano a concretizzarsi ma aspettiamo di annunciarle tutte assieme.
Parliamo di Centovetrine: chi è Giorgio Bandini prima di arrivare a Centovetrine e come entra nel nostro mondo?
(sorride) Giorgio Bandini e Giorgio Borghetti: un Giorgio al quadrato per Centovetrine! E' un neurochirurgo affermato, che fa della sua carriera e professione il suo credo e che probabilmente in passato ha sacrificato la sua vita privata per l'importanza che dà al suo lavoro. E' un uomo convinto di quello che fa, le cui idee spesso lo portano ad avere frizioni e incomprensioni coi colleghi all'interno dell'ospedale. Un uomo forte, coraggioso, con dei valori profondi. Un eroe romantico e positivo che entra a Centovetrine per salvare la vita o comunque "l'esistenza" di Carol Grimani.
A questo proposito, sappiamo da mesi che il rapporto con Carol non si limiterà alla sfera professionale ma toccherà anche l'ambito sentimentale. Il loro rapporto è uno di quelli che "ti cambia" o resta in superficie?
No, no, è un rapporto profondo, che cambia, una storia importante. Per tutti e due.
Com'è stato trovarsi a lavorare con Marianna De Micheli, una delle "regine della soap"? E con quali altri attori hai interagito?
Lasciami usare tutta la modestia del mondo (sorride): una regina della soap per un re della fiction! No, battute a parte Marianna è stata una piacevolissima sorpresa: non la conoscevo e ho trovato un'attrice stimolante, una grandissima professionista, seria, collaborativa, con cui ho lavorato benissimo. Abbiamo girato delle scene molto belle, ci siamo divertiti, emozionati, anche "amati", professionalmente parlando. Si può dire, no? (sorride). Degli altri ho girato soprattutto con Luciano Roman, grande attore di teatro.
All'annuncio del tuo ingresso nel cast c'è stato grande entusiasmo da parte dei fan: puoi dirci quanto durerà la tua permanenza a Centovetrine? Ti rivedremo anche nella quindicesima stagione che stanno girando ora?
Spero proprio di sì! Il ruolo di Giorgio parte in sordina, ma dal poco che so il mio ingresso e il mio personaggio sono piaciuti anche a chi mi ha visto lavorare, non solo ai fan (che ringrazio). Quindi spero proprio di rimanere...
Tra i lavori per cui sei maggiormente noto al grande pubblico, dal doppiaggio di E.T a Incantesimo, a Carabinieri e al Capitano, a quale sei più affezionato?
A quello che devo ancora fare!
E tra i ruoli meno noti, quale invece ti ha lasciato la sensazione più bella e vorresti venisse riscoperto?
Sono molto legato al primo lavoro importante che ho fatto, "Le ragazze di Piazza di Spagna", perché fu il primo bello e serio e difficile da trovare, il primo che mi ha fatto conoscere agli addetti, per cui ha un significato particolare. Poi in realtà la cosa importante è che io possa avere storie belle da raccontare… e finché le avrò continuerò a fare questo mestiere con tutto l'amore che posso dare!
Seguici anche su Facebook 
© TvSoap.it - Riproduzione vietata
