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MONICA WARD (Daniela) intervistata da Tv Soap: "Centovetrine è amata e seguita, per quale motivo dovrebbe finire?"...

Molti fan di Centovetrine già se lo chiedono: riuscirà la new entry Daniela a "raddolcire" l'animo di sua figlia Margot Sironi (Gaia Messerklinger)?

Avremo diversi mesi di tempo per scoprirlo, per ora possiamo dirvi che - stando almeno alle trame ufficiali della soap - il primo incontro tra Margot e sua madre dovrebbe avvenire nella puntata dell'11 febbraio e si rivelerà alquanto difficile, tanto che poi la ragazza si sfogherà con il padre...

In attesa di capire come si svilupperanno le vicende di questa nuova "guest lunga", abbiamo rivolto alcune domande alla sua interprete Monica Ward, voce notissima del doppiaggio italiano.

Dopo tantissimi anni e grandi successi nel doppiaggio arrivi a Centovetrine come attrice. Sei emozionata per questa nuova avventura?

Certo! L’emozione è stata tanta, perché sebbene abbia girato delle cose (due film cinematografici, Nauta e A 7 km da Gerusalemme, e poi Carabinieri), girare a Centovetrine è stato davvero emozionante. Il set è una macchina da guerra, si girano tante scene al giorno, bisogna avere i nervi saldi e un’ottima memoria. Il set provoca grande emozione e sapere di partecipare al cast di Centovetrine mi ha emozionato ancora di più: stare sul set dove ha lavorato mio fratello! Che bello!

Tu interpreti Daniela Clementi, una donna appena uscita dal carcere che vuole ricominciare, partendo dalla ricostruzione del rapporto con la figlia. Ci racconti qualcosa del tuo personaggio? E perché Daniela dovrebbe piacere al pubblico affezionato della soap?

Daniela è una donna forte, tenace, ma allo stesso tempo con grande sensibilità interiore, proprio come sono io. Dovrebbe piacere al pubblico sicuramente perché è un personaggio diverso dagli altri: una donna che ha vissuto anni in carcere, che le hanno sviluppato una percezione del mondo diversa.

Sappiamo che con la pausa delle riprese molte storie sono state lasciate in sospeso, con la speranza di una ripresa a breve per la soap. Ci sarà ancora spazio per il tuo personaggio, se Centovetrine riprenderà?

Lo spero. Gli sceneggiatori, se volessero, potrebbero sicuramente far sbocciare in mille modi questo personaggio.

Tuo fratello Luca è stato in passato uno dei protagonisti della soap, molto apprezzato e molto amato. Gli hai chiesto qualche consiglio quando hai saputo che saresti entrata nel cast?

Assolutamente si, è stato lui a darmi vari consigli per essere vincente in questa lavorazione.

Quale è stata la difficoltà maggiore sul set, se c’è stata?

La prima volta che ho girato, quando sono arrivata sul set le scene erano state cambiate e non mi era stato detto. Il regista mi disse: "Ti hanno detto che sono state cambiate le scene di oggi?". E io: "No, quanto tempo ho prima di andare in scena?". Lui: "5-7 minuti"...

Lì ho capito che dovevo mettercela tutta, ho letto le scene e mi sono buttata. Erano scene difficili, molto parlate, dove io aggredivo una persona. Alla fine la troupe mi ha applaudito e lì è stata la soddisfazione più grande, visto che avevo dovuto memorizzare cinque pagine in pochissimo tempo.

Centovetrine da 12 anni fa compagnia a una grossa fetta del pubblico pomeridiano. Dal tuo punto di vista, perché dovrebbe riprendere, come i fan chiedono a gran voce?

Perché è una serie che è tuttora amata dopo tanti anni e che continua ad essere seguita appassionatamente da molti italiani. Per quale motivo, quindi, dovrebbe finire?

C’è qualcuno dei colleghi di Centovetrine che già conoscevi o con cui hai stretto amicizia sul set?

Sicuramente Brando Giorgi, mio ex marito nella soap  che, avendo capito il mio disagio iniziale non conoscendo nessuno, mi è stato vicino e ha cercato di farmi entrare nel team del cast.

Quale è il ricordo di questa esperienza sul set di Centovetrine che resterà impresso in te?

Il ricordo di tutti: i registi, i macchinisti, i costumisti che con grande amore e dedizione mi hanno seguito accuratamente.

Tra i tuoi tantissimi ruoli nel doppiaggio te ne voglio citare tre, tra quelli più noti. Puoi raccontarci un ricordo o una sensazione importante per ciascuno di loro? Lisa ne I Simpson,  Samantha Spade in Senza Traccia, e Amber Moore in Beautiful.

Lisa Simpson me la porto nel cuore, sono più di 20 anni che la doppio e sicuramente appartiene alla più bella serie di cartoni animati che abbia mai fatto; Samantha Spade, un'attrice che amo e che ho fatto per anni, che denota una sensibilità interiore che mi rispecchia; Amber Moore in Beautiful, una pazza scatenata che mi ha dato la possibilità di esprimere il massimo della mia fantasia!

Dopo l’esperienza sul set di Centovetrine ti piacerebbe continuare a stare davanti alla macchina da presa, oltre che "dietro le quinte" al doppiaggio?

Sicuramente si! Un attore completo ha bisogno di fare tutto...

© TvSoap.it - Riproduzione vietata

(Pubblicato il 30 gennaio 2013)


 


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