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Fiction BENVENUTI A TAVOLA: Tv Soap intervista ALESSIA MANCARELLA (Alessia Perrone)

A cura di Carla per TvSoap.it (riproduzione vietata). Foto tratte dalla pagina Facebook di Alessia Mancarella.

Benvenuti a tavola fa parte della tua vita da due anni. Come sei cambiata tu in questo periodo e come è cambiato il tuo personaggio?

Piu o meno sono la stessa persona di due anni fa. La differenza è che Benvenuti a tavola mi ha completamente catapultata nel mondo del lavoro, con la responsabilità che ne consegue. Non sono piu una studentessa del Centro Sperimentale. Diciamo che una piccola parte di sogno si è realizzata. Il mio personaggio, Alessia Perrone, cresce con me. In questa seconda serie prenderà delle decisioni importanti che le cambieranno la vita.

Con quali attori ti sei trovata meglio sul set? Che cosa ti hanno insegnato loro e il regista e che cosa credi di avere portato sul set di tuo?

Sul set ho trovato una seconda famiglia. Con il regista e gli altri attori si è creato un clima in cui poter lavorare al massimo delle possibilità. Ovviamente il team Perrone mi è entrato nel cuore. Con Giorgio, Lorenza ed Elena si è creato un legame speciale che abbiamo portato anche fuori dal set. Di mio ho portato tutto l'entusiasmo e l'energia di un'attrice alla sua prima grande esperienza professionale.

Qual è stata la scena che ti ha dato più soddisfazione in queste due serie, quella più difficile e quella più divertente da girare? E c'è stato un momento in cui hai pensato "Ma cosa combina questa? Io non lo farei mai!"?

È difficile pensare solo ad una scena divertente. Mi son divertita per tutta la durata delle riprese, dal primo giorno all'ultimo. Ci sono stati momenti piu impegnativi ma il tutto era all'interno di un ambiente di lavoro sereno. Le scene piu difficili da girare sono state quelle su Skype, da sola con la macchina da presa. Preferisco sentire la presenza fisica degli altri attori. Alessia Perrone in alcune cose è molto diversa da me: ad esempio, è una persona impulsiva. Piu di una volta ha detto o fatto delle cose che io non mi sarei mai sognata di fare...

Che cosa ti piacerebbe succedesse ancora, invece, al tuo personaggio?

Mi piacerebbe vederla ai fornelli in un ristorante tutto suo.

Secondo te Benvenuti a tavola è cambiata tra la prima e la seconda serie? In che modo?

La prima serie è stata un esperimento. La seconda è piu rifinita.

Una delle novità più attese era l'arrivo di Vanessa Incontrada: com'è stato lavorare con lei?

Vanessa è una persona molto solare. Siamo entrate subito in sintonia. È stato un piacere lavorare con lei.

Cosa diresti a uno spettatore che non ha mai visto le due serie e si imbatte nella tua intervista per convincerlo ad accendere la tv su canale 5? Quali sono i punti forti di Benvenuti a tavola?

Per me il punto forte di Benvenuti a tavola sta nell'unione tra cibo e commedia. Fa bene all'umore, è bella da guardare (perché ti passano sotto il naso dei piatti che fanno venire l'acquolina in bocca) e da ascoltare (perché è divertente e fa sorridere).

Tu quando hai capito di voler fare l'attrice e come ti sei avvicinata a questo mestiere?

È stato piu il mestiere che si è avvicinato a me. Diciamo che mi ci sono ritrovata. E pian piano ho capito che era la mia strada e mi ci sono dedicata completamente.

Nel 2005 ti sei iscritta all'università: hai poi completato gli studi?

Ero iscritta alla facoltà di Sociologia, ma non ho completato gli studi perché mi sono trasferita a Roma per frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia. Le due cose purtroppo non sono state conciliabili. Adesso che ho finito sto pensando di riprendere a studiare.

Com'è nata l'idea del centro sperimentale di Cinematografia? Come ti sei preparata? Quali brani hai portato e secondo te cosa hanno visto nella ragazza che eri per sceglierti tra mille? E la scuola, come ha cambiato il modo di vedere la recitazione?

L'idea è nata da un caro amico che mi ha consigliato di fare il provino per quella scuola. Preparai un monologo tratto dal film Sliding doors e la poesia Alla sera di Foscolo. Hanno visto in me molta determinazione e probabilmente un'immaturità attoriale giusta per per intraprendere il loro tipo di percorso formativo. La scuola mi ha cambiata completamente. Mi ha fatto scoprire molti dei miei limiti e dato le basi per poterli superare.

Sei uscita dalla scuola e sono arrivati due anni di teatro, prima della tv. Una panchina o una palestra? Qual è lo spettacolo che ti è rimasto nel cuore?

Decisamente una palestra. Lo spettacolo che mi è rimasto nel cuore è stato Pazzo d'amore di Sam Shepard.

C'è una sorta di internazionalità nel tuo curriculum: parli portoghese, hai studiato in Cina e negli Usa. Come sono nate queste esperienze? E potendo in quale Paese straniero vorresti lavorare? E per quali motivi, invece, resteresti in italia?

Le esperienze all'estero sono nate dalla curiosità di capire come questo mestiere viene affrontato fuori dal mio Paese e dalla voglia di allargare il mio bagaglio formativo, confrontandomi con qualcosa che non mi appartiene. Mi piacerebbe lavorare all'estero ma non ho una preferenza. Sarebbe bello poter sperimentare più cose. Resterei in Italia perché mi piace pensare di comunicare qualcosa di mio attraverso il mio lavoro e riuscire a farlo nel mio Paese è una grande soddisfazione.

Che spettatrice sei, tu? Preferisci il teatro o il cinema, dalla poltrona? E in tv o sul pc cosa guardi?

Sono una spettatrice molto empatica. Mi affeziono ai personaggi che mi piacciono e mi emoziono facilmente. Spazio molto, dal teatro, al cinema, alla tv. Ho un debole per le serie tv americane.

Nella tua scheda risulta la voce "canto lirico". È una passione o una carriera parallela?

Il canto ha rappresentato una passione che ho inseguito da piccola. Molto piccola. Ho iniziato a cinque anni con le selezioni per lo Zecchino d'oro. Poi la vita mi ha portata su un'altra strada. Ma continuo ad amare la buona musica.

Se non avessi scelto di fare l'attrice cosa saresti diventata?

Un'educatrice di cani. Adoro gli animali. La mia cagnolina mi riempie la vita di gioia.

Nel 2013 ti offrono la possibilità di lavorare sia a teatro che in tv (in una serie italiana o straniera) che al cinema. A te la scelta dei personaggi. Chi decidi di diventare?

Deciderei di diventare...  uno dei personaggi di Tim Burton!

Ti è mai venuta la tentazione di passare dietro la telecamera nel ruolo di regista e/o sceneggiatrice?

No, mai.

Ci sono progetti futuri di cui ti va di parlare?

Aspetto un po' di risposte. Incrociamo le dita!!!

© TvSoap.it - Riproduzione vietata

(Pubblicato il 2 maggio 2013)


 


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