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Tempesta d'amore: Tv Soap intervista ANTJE HAGEN (Hildegard)

Dopo Simone Ritscher, proseguiamo il nostro ciclo di interviste agli attori di Tempesta d'amore incontrando sul set Antje Hagen, che sin dalla prima puntata della soap interpreta il personaggio di Hildegard Sonnbichler. Ecco cosa ci ha raccontato...

A cura di Elisa Chieno per TvSoap.it

Lei è parte di "Tempesta d’amore" fin dalla prima puntata della prima stagione: che sensazione si prova ad essere una delle colonne portanti della soap?

Ovviamente è una bellissima sensazione: questa è diventata davvero una famiglia ed io ne sono diventata in un certo senso la "nonna" … il che è una cosa dolcissima. Davvero, qui ci si sente proprio a casa.

Il matrimonio di Hildegard con Alfons è l’unico rapporto che è sopravvissuto per tutti questi otto anni. Qual è a suo avviso la chiave di questo successo?

Siamo l’unica coppia della soap in cui non ci sono mai stati tradimenti (ride). Mostriamo due persone assolutamente normali che ovviamente litigano, hanno divergenze di opinione e rispettano le rispettive libertà, ma che nonostante tutto rimangono uniti. Tutto intorno a loro può venire sconvolto da drammi o tragedie, ma loro rimangono un punto fermo…  un po’ come un albero maestro in un mare in tempesta.

Dopo otto anni si sente un po‘ come se fosse sposata veramente con Sepp Schauer (alias Alfons Sonnbichler)?

Assolutamente no! (ride) E sono certa che anche Sepp direbbe lo stesso. Non potremmo essere più diversi, ma ci vogliamo incredibilmente bene, ridiamo sempre e, soprattutto, adoriamo recitare insieme.

Hildegard è una cuoca straordinaria: è anche Lei nella realtà una "maga dei fornelli"?

(Ride di gusto… evidentemente l’espressione tradotta in tedesco suona alquanto bizzarra). Mi piace cucinare, lo faccio davvero molto volentieri, ma non ho certo la passione di Hildegard…

Il suo arrosto di maiale è leggendario al Fürstenhof…

Sì, è terribile! (ride) D’altronde con tutti gli impegni che la professione di attore comporta non siamo quasi mai a casa. E quando finalmente ho un po’ di tempo o se viene la famiglia a mangiare, allora sì che mi metto a cucinare. Ma comunque non è la mia passione principale.

Se ne avesse la possibilità, quale storia scriverebbe per Hildegard?

Oddio, questa è una domanda difficile… mi tocca pensare! (ride) Non me l’aspettavo proprio... Ho trovato: magari un bel viaggio con Alfons in Italia in modo da poter girare qualche altra scena nel vostro Paese.

Che ricordi ha delle scene girate a Verona?

È stata un’esperienza straordinaria! Verona è meravigliosa così come tutta l’area circostante: l’Arena, la casa di Romeo e Giulietta dove abbiamo anche girato delle scene bellissime per la storia d’amore tra Robert (Lorenzo Patané) ed Eva (Uta Kargel). Tutta l’atmosfera è straordinaria: adoro andare in queste città così pregne di passato e di storia e visitarle da sola, senza tutta la gente, senza tutti i "qui vedete il tal monumento, qui sorgeva un tempo questo, qui è accaduto quello, eccetera". Preferisco godermi l’atmosfera e pensare a tutto quello che è successo, a quello che quelle grandi mura hanno visto in questi secoli… Trovo tutto questo davvero straordinario. E poi ovviamente adoro l’Alto Adige: Bolzano, Bressanone…sono dei posti assolutamente incantevoli!

Se gli autori la accontentassero e scrivessero un nuovo viaggio in Italia per Hildegard e Alfons, dove le piacerebbe girare? Di nuovo a Verona?

Verona è bellissima, ma vorrei andare in Alto Adige: sono una grande amante della montagna, adoro fare delle passeggiate... In alternativa mi piacerebbe tantissimo andare a Roma: non ci sono mai stata. Anche Firenze e Venezia ancora mi mancano. Sono invece stata a Milano: quando avevo 17 anni sono andata in bicicletta con due compagne di scuola da Colonia a Genova e ci siamo fermate anche a Milano.

Un’impresa notevole… complimenti!

Purtroppo al giorno d’oggi tre ragazzine da sole non potrebbero più fare una cosa del genere….

Ed oggi viene spesso in Italia?

Dal momento che ora vivo qui a Monaco ho pensato che sarei andata spesso nel vostro Paese… ad esempio in Alto Adige, che non è così lontano. Se potessi viaggerei molto di più, ma purtroppo siamo sempre impegnati con le riprese: abbiamo solo due settimane di vacanza in agosto, una per Natale, poi a volte qualche giorno in autunno… e per Pasqua quasi nulla. E poi naturalmente si va a trovare la famiglia e quindi rimane davvero poco tempo per viaggiare. E questo è un vero peccato.

Lei ha lavorato sia in teatro che in televisione: quali differenze ha riscontrato?

Sono due lavori totalmente diversi: non solo le capacità di base richieste, ma il lavoro stesso sono del tutto differenti. Il teatro, ad esempio, richiede tutto il tuo corpo, tutta la tua persona, la tua presenza: si è sempre là anche quando sono altri a recitare… insomma si è sempre presenti. In televisione sono tante piccole scene, tante piccole brevi situazioni ad essere importanti. In teatro, invece, l’attore è al centro di tutto. E poi in televisione si utilizza il linguaggio parlato di tutti i giorni, mentre sul palcoscenico bisogna proclamare: in gergo lo definiamo "parlare oltre il palco". Questo tipo di linguaggio richiede una preparazione apposita, una certa respirazione… insomma, bisogna studiarlo. La maggioranza dei giovani attori che arrivano in televisione perché sono più o meno particolari o di bell’aspetto non hanno imparato a parlare come un attore, mancano totalmente di tutta la preparazione teatrale.

E quale dei due lavori preferisce: il teatro o la televisione?

È davvero difficile da dire: dipende dal personaggio che devo interpretare, dall’ambiente, dal regista, dal pezzo. Insomma, noi attori siamo davvero "dipendenti" da quello che ci circonda.

A teatro ha recitato più in commedie o tragedie?

Entrambe: una volta che vieni assunto come attore finisci per recitare in ogni genere di pezzi.

E quale delle due preferisce?

Principalmente commedie. I ruoli comici si addicono di più al mio carattere e sono egualmente difficili da interpretare… anzi, forse ancora più difficili di quelli negativi.

Quando ha deciso di diventare attrice?

Molto presto: vengo da una famiglia di attori… sono quella che definiscono una "figlia d’arte".

Cosa consiglierebbe ai giovani che sognano di diventare attori?

Mi faccio spesso io stessa questa domanda (ride).

Come mai?

Perché l’avvento dei media ha cambiato molto il panorama rispetto a quando ho iniziato io a recitare.

C’è qualche consiglio che si sente comunque di dare?

Certo! Sono convinta che sia fondamentale ottenere un’adeguata educazione: non bisogna pensare "sono giovane e carina", "sono bionda o mora", "voglio interpretare questo o quel ruolo in televisione" bensì capire che la professione di attore è davvero difficile sia per quanto riguarda la vita privata, sia come lavoro stesso. E per far tutto questo c’è bisogno di basi solide, che si possono ottenere solo in buone scuole di recitazione.

Com’è lavorare in una soap? Dopo otto anni trova la lunga routine quotidiana molto faticosa?

A volte sì, a volte no. Quando ho sette scene al giorno allora sì che è faticoso. Quando devo girare in esterna sotto la neve, con la pioggia o il vento può diventare davvero pesante. Ma oggi, ad esempio, abbiamo girato solo quattro scene qui negli studi ed non l’ho trovato affatto faticoso.

In generale,  cosa le piace particolarmente di "Tempesta d’amore"?

Amo il fatto che la soap venga trasmessa in un orario che permette di raggiungere un pubblico ampio ed eterogeneo. Nonostante tutte le sventure, gli intrighi o i crimini che vengono messi in scena la gente continua a guardarci volentieri  e questo lo trovo stupendo. Poi come attrice trovo questa squadra affiatata che si è creata in tutti questi anni assolutamente meravigliosa.

Aveva già lavorato con alcuni dei suoi attuali colleghi prima di "Tempesta d’amore"?

A dire il vero con nessuno. In effetti è davvero strano...

C’è qualcuno in particolare con cui si diverte di più a girare?

Ovviamente con Alfons… anche perché siamo sempre insieme!

C’è una scena tra quelle da lei girate per "Tempesta d’amore" che preferisce in assoluto?

È impossibile: abbiamo girato oltre 1600 puntate… ormai molte non me le ricordo nemmeno più! (ride) Abbiamo girato ogni genere di scene: allegre, tristi, avvincenti… Davvero, non saprei dire.

Ci può raccontare un aneddoto particolarmente divertente accaduto sul set?

Ce ne sono davvero tanti, ma uno in particolare mi è rimasto impresso: qualche tempo fa ho girato una scena in esterna in un bosco in cui Hildegard veniva scambiata per un orso da Alfons e Pachmeyer (Philipp Sonntag) e veniva colpita con un proiettile con del sedativo. Di conseguenza dovevo rimanere a terra priva di sensi. Il problema è che c’erano parecchie telecamere che riprendevano contemporaneamente da diverse angolazioni… quindi non potevo muovermi di un millimetro, altrimenti la scena successiva sarebbe risultata sbagliata! Tutto questo è andato avanti per oltre mezz’ora e alla fine sono arrivate delle formiche…

Spero non fossero formiche rosse…

Peggio! Non erano semplici formiche… erano termiti! A dire il vero non mi facevano male, ma il solletico era insopportabile e continuavo a ripetermi "devo rimanere ferma, devo rimanere ferma". È stata davvero un’esperienza "indimenticabile"…  (ride)

Ha una scenografia preferita? Magari la cucina?

No, non la cucina. Abbiamo cambiato così tante scenografia… Adoro la "Stube" di casa Sonnbichler: non l’appartamento di per sé, ma proprio la stanza con la stufa.

Lei è un’attrice con alle spalle una carriera davvero invidiabile: cosa pensa della fama?  La ritiene qualcosa di positivo o negativo?

Se me l’avesse chiesto trent’anni fa avrei risposto che è qualcosa di positivo. Oggi, invece, direi che è una medaglia a due facce: perché non c’è più vita privata… vai da qualche parte, ti siedi a un tavolo e tutti vengono lì ti danno un pacca sulla spalla, vogliono un autografo. E a volte diventa snervante. Insomma, ci sono aspetti negativi, ma bisogna anche dire che fa parte del mestiere: se non avessimo tutta quest’attenzione da parte dei fan, ci chiederemmo il perché... In altre parole, è seccante ricevere tante attenzioni, ma se non ci fossero ce ne lamenteremmo: in ogni caso saremmo scontenti (ride)! Insomma, ha aspetti positivi… ad esempio si trova sempre posto al ristorante (ride), si viene serviti subito e le commesse nei negozi sono particolarmente gentili. Insomma, è davvero una medaglia a due facce.

In che modo si tiene in contatto con i suoi fan?

Ricevo moltissime lettere e mi tocca rispondere a tutti (ride). Alcuni mi scrivono delle lettere molto toccanti, altri mi mandano dei veri e propri racconti della loro vita...

Questo è un vero lavoro…

Infatti! Mi impegna tutto il weekend! Ma è comunque una grande soddisfazione (conclude con un sorriso)!!!!

© TvSoap.it - Riproduzione vietata

(Pubblicato l'11 gennaio 2013)


 


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