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Tempesta d'amore, evento milanese: le nostre interviste a Liza Tzschirner (Pauline) e Christian Feist (Leonard), e alla produttrice Bea Schmidt

Come sapete, lunedì 18 novembre si è tenuto a Milano nella cornice suggestiva di piazza del Duomo un evento attesissimo da tutti i fan italiani di Tempesta d’amore: la presentazione ufficiale della nona stagione (QUI FOTO E VIDEO).

In questi giorni, infatti, sui nostri teleschermi assisteremo al passaggio di testimone tra gli uscenti Marlene (Lucy Scherer) e Konstantin (Moritz Tittel) e la nuova coppia protagonista che ci farà compagnia nei prossimi mesi: Pauline e Leonard, interpretati rispettivamente da Liza Tzschirner e Christian Feist. Proprio questi ultimi sono stati al centro della scena durante l’evento di lunedì, a cui hanno preso parte anche gli interpreti di due personaggi amatissimi dal pubblico -  André (Joachim Lätsch) e Natascha (Melanie Wiegmann) – nonché la produttrice storica della soap Bea Schmidt.

L’evento ha avuto luogo alla Terrazza Aperol, noto locale situato in pieno centro a Milano con una splendida vista sul Duomo, dove gli “eroi” di Sturm der Liebe hanno trovato ad attenderli un pranzo a tre portate con il meglio della cucina del capoluogo meneghino: risotto alla milanese, cotoletta e, per chiudere, il dessert per eccellenza della tradizione italica: l’immancabile tiramisu!

Tra una forchettata e l’altra c’è stato modo di conoscere un po’ più da vicino gli attori: il loro rapporti coi personaggi, qualche curiosità personale e, perché no, anche i gusti in fatto di cucina!  Se, infatti, Liza Tzschirner è vegetariana convinta “ma non vegana e infatti adoro i formaggi”. Christian Feist ha dichiarato fin da subito di essere un amante della carne e, per non smentirsi, ha fatto sparire a tempo di record ben due gigantesche cotolette sotto lo sguardo divertito della collega. E Joachim Lätsch? Il “capocuoco del Fürstenhof” ha ammesso di amare la buona cucina, ma di non passare molto tempo ai fornelli, visto che è già costretto a farlo per lavoro quasi la totalità del tempo.

Intervista a Christian Feist, nuovo protagonista maschile

Christian, la prima cosa che spicca nel conoscerti, oltre alla simpatia, è la tua altezza: sei indubbiamente il protagonista più alto mai passato per Tempesta d’amore…

Christian Feist: Eh sì, sono ben un metro e 93.

Liza Tzschirner: È un vero palo della luce! (interviene ridendo) Pensa che ha ben dieci numeri di scarpe più di me!

Insomma, se non avessi fatto l’attore, avresti sicuramente avuto una possibilità come cestista…

C.F.: In effetti sarà banale ma gioco a basket (spiega ridendo), anche se per me è solo un hobby. Ho praticato invece a livello professionistico la pallamano: ho giocato nella seconda divisione.

Insomma, un vero sportivo. Sicuramente ti recluteranno per il torneo di beach volley che si tiene ogni anno tra le varie squadre delle soap.

Non vedo l’ora! Vinceremo! (esclama facendo un gesto di incoraggiamento col braccio)

Al di là di quello che pratichi, c’è qualche sport che ami in particolare?

Adoro il rugby… e ovviamente il calcio!

Ovviamente! Per quale squadra tifi?

Naturalmente per il Borussia Dortmund!

C’è qualche calciatore italiano che ammiri?

Pirlo e Alex Del Piero sono dei veri fuoriclasse! Invece odio Pippo Inzaghi… perché ogni volta che gioca contro la Germania segna! E poi si tuffa troppo in area di rigore…

Beh, ora Pippo non gioca più. Ma anche senza di lui in campo ultimamente la Germania non ha avuto molta fortuna contro la nazionale azzurra…

Ho perso il conto di quanti anni sono che non vinciamo…

Magari i prossimi mondiali saranno la vostra occasione.

Il problema è che tutte le volte le volte mi ripeto “Dai, questa è la volta buona” e poi invece… (mima un gesto di disperazione)

Passiamo a Tempesta: come descriveresti il “tuo” Leonard in tre parole?

Onesto, brillante ed un po’ ingenuo.

Che cosa ami particolarmente del tuo personaggio?

La sua determinazione nel cercare di raggiungere i propri obiettivi.

Quali sono secondo te i suoi punti deboli?

All’inizio ha una visione del mondo un po’ particolare: dovrà imparare col tempo che non ci sono solo il bianco ed il nero.

Alla fine di ogni stagione è tradizione che la coppia protagonista lasci il Fürstenhof per iniziare una nuova vita altrove. Se potessi decidere tu, quale meta sceglieresti per Leonard e Pauline?

Magari Milano! È davvero una città splendida.

Infine una domanda per le tue fan italiane: sei single?

No, sono sposato con una donna stupenda ormai da oltre cinque anni… (si interrompe dubbioso) sì, credo siano cinque! Comunque per sicurezza chiedi a Liza.

A Liza? Non sarà mica lei tua moglie…

No, no (esclama ridendo). Ma lei e mia moglie sono diventate grandissime amiche.

Ne deduco che tua moglie non sia gelosa per tutte le scene d’amore che giri con Liza.

No, assolutamente: ormai lei e Liza sono inseparabili!

Intervista a Liza Tzschirner, nuova protagonista femminile

Ciao Liza! Grazie per il tuo tempo. Nella nona stagione raccogli l’eredità di Lucy Scherer e della sua Marlene come nuova protagonista. Come descriveresti in tre parole il tuo personaggio: Pauline?

Passionale, ottimista ed affettuosa.

Che cosa ami particolarmente del tuo personaggio?

La sua passionalità: è qualcosa che ritengo molto importante.

Anche tu ti ritieni una persona passionale?

Assolutamente sì!

Quali sono secondo te i suoi punti deboli?

Pauline è estremamente ingenua: vede sempre il buono nelle persone. Ad esempio continua a dare fiducia a Patrizia invece di cacciarla, come dovrebbe fare. E questo le costerà caro…

Alla fine di ogni stagione è tradizione che la coppia protagonista lasci il Fürstenhof per iniziare una nuova vita altrove. Se potessi decidere tu, quale meta sceglieresti per Leonard e Pauline?

Sarebbe fantastico se venisse in Italia, come Robert ed Eva… ed anche Marlene e Konstantin.

A quanto pare il nostro Paese è molto amato al Fürstenhof, visto che l’Italia sembra essere la meta preferita da chi esce di scena…

È vero, ma nella finzione Leonard parla fluentemente l’italiano ed ama l’Italia, quindi sarebbe una scelta molto naturale. Nelle prime scene andate in onda in Germania, infatti, fa una telefonata di lavoro in cui dimostra di parlare fluentemente l’italiano. Magari in Italia quella scena è stata resa in un’altra lingua.

E se invece pensassi a Pauline?

Beh Pauline è una pasticcera, quindi non vedrei male un suo trasferimento in Svizzera o Austria.

È la tua prima volta in Italia?
In Italia no, ma non ero mai stata a Milano prima: è una città assolutamente fantastica. Siamo arrivati sabato e la sera c’erano persone ovunque per le strade ed era tutti così gentili e cordiali… ho pensato “oh mio Dio, tutto questo è incredibile!”

Milano è famosa anche per lo shopping: l’hai sperimentato di persona?

Purtroppo non ce n’è stato il tempo e poi eravamo sempre in gruppo… ma la prossima volta non mancherò! (conclude ridendo)

Intervista a Bea Schmidt, produttrice storica di Tempesta d’amore

Una recente ricerca di mercato ha posizionato Tempesta d’amore tra le dieci serie di maggior successo al mondo: è stata una sorpresa per lei?

Sì, è stata un’enorme sorpresa, soprattutto se penso che abbiamo iniziato la serie con l’intenzione di produrre solo 100 puntate per il palinsesto pomeridiano. Ovviamente ci abbiamo messo il cuore ed abbiamo fatto del nostro meglio, ma il successo riscosso fin dai primi episodi ci ha davvero colti di sorpresa. Inizialmente si trattava un successo che riguardava la Germania, ma ben presto ha “contagiato” anche il resto d’Europa.  E questo è qualcosa che ci rende molto felici e, soprattutto, orgogliosi.

A suo avviso qual è la chiave di questo successo?

Sicuramente le nostre grandi storie. Le trame e i copioni sono a mio avviso il primo fattore che ha determinato questo incredibile successo. Un altro fattore importantissimo sono gli attori: nel nostro cast possiamo vantare interpreti straordinari ed è il risultato di una mia precisa scelta. Fin dall’inizio, infatti, ho voluto creare un cast di primissimo livello, a differenza di ciò che normalmente avviene nelle serie televisive. Infine il terzo fattore penso siano gli straordinari paesaggi che abbiamo a disposizione e che rendono le scene in esterna assolutamente uniche.

Al momento in quali Paesi viene trasmessa la soap?

Non ho sotto mano il numero esatto, ma nell’ordine di grandezza di una ventina.

Pensate di vendere il format in altri Paesi nel prossimo futuro?

Può darsi che si aggiunga qualche nuovo Paese in futuro, ma diventa sempre più difficile. Il problema è che la serie viene ormai trasmessa in Germania da otto anni e quindi si rischia di vendere un prodotto “datato”. Per questo motivo ad esempio, in Francia hanno deciso di partire dalla settima serie, ma non ha funzionato. In tutti i Paesi in cui Tempesta è andata in onda dalla prima puntata, invece, abbiamo riscosso un notevole successo di pubblico.  Diventa però sempre più difficile trovare emittenti interessate ad acquistare un prodotto di otto anni.

Quali sono stati i primi Paesi ad acquistare il format oltre alla Germania?

I paesi di lingua tedesca – Austria e Svizzera – ma anche l’Italia.

Negli ultimi anni nella serie sono state trattate delle tematiche anche abbastanza scottanti, come ad esempio la discriminazione verso il popolo rom, la violenza carnale subita da Elena, l’aborto di Natascha e, più recentemente nelle puntate tedesche, i matrimoni omosessuali: a suo avviso anche un genere “leggero” come quello di soap e telenovelas dovrebbe occuparsi di tematiche sociali?

Sicuramente, però è estremamente importante il modo in cui certi temi vengono affrontati. Mi spiego. Io non ho la presunzione di trattare questo o quel tema: lo scopo principale di Tempesta è e deve rimanere l’intrattenimento. Ciò detto, è normale che si finisca per toccare argomenti come l’omosessualità, perché si tratta di qualcosa che appartiene alla vita di tutti i giorni e che non possiamo né dobbiamo tralasciare. Motivo per cui non vogliamo necessariamente lanciare messaggi sociali, ma bisognerebbe vedere queste storie come delle trame con conseguenze comiche o drammatiche esattamente come tutte le altre.

Lei in quanto produttrice ha una certa influenza sulle storie che vengono scritte?

Sì, ho l’ultima parola sull’approvazione o sul rifiuto delle trame.

Per il momento quante stagioni sono state confermate?

La certezza non c’è mai, ma direi con abbastanza sicurezza che verranno prodotte almeno altre 300 puntate. Sicuramente finché continuiamo a fare questi ascolti, la produzione andrà avanti, anche perché un successo di questa portata è qualcosa di decisamente inusuale per la Germania. Bisognerà poi vedere se in Italia andranno avanti a comprare le puntate… (conclude ridendo)

Nel ringraziare gli attori e la produttrice storica per il tempo che ci hanno concesso, vi segnaliamo la prossima uscita sul nostro sito delle interviste agli attori che interpretano André e Natascha, che ci hanno rivelato alcune curiosità importanti sul futuro dei loro personaggi.

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(Pubblicato il 21 novembre 2013)


 


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