Intervista di Stefano Telese, pubblicata per gentile concessione di Mass Media Agency (introduzione di Roberto Mallò)
Sonia Sommariva, new entry della seconda stagione de Le Tre rose di Eva, ha il volto dell'attrice Simona Borioni.
Sonia è l'ex moglie di Cesare Sommariva (Stefano Abbati), uomo con il quale ha avuto due figli: Filippo (Fabrizio Bucci) e Andrea (Domenico Balsamo). Da sempre ostetrica di Villalba, la donna ha dovuto crescere i propri figli da sola quando l'ormai ex marito decise di lasciarla dopo essersi invaghito di Laura (Elisabetta Pellini). Assillata dai mille problemi economici e dalle tante preoccupazioni che crescere i figli le hanno comportato, Sonia è stata più volte costretta a macchiarsi di "fatti illeciti" pur di andare avanti. Ed è proprio per via di questo che aiuta Viola (Vittoria Larchenko) a rapire la piccola Eva Taviani, diventando complice di un crimine odioso che potrebbe portarle tanti guai...
Simona Borioni, classe 1972, ha partecipato al cinema nel 1993 nel film Graffiante desiderio. È nel 2002 che ottiene però la popolarità grazie al ruolo di Gianna Landolfi nella soap opera Vivere. Dopo aver lasciato la soap comasca nel 2003, ha preso parte a numerose fiction, tra le quali spiccano Questa è la mia terra (2006), Il mistero del lago (2009) e Un amore e una vendetta (2011).
Sei nella seconda serie di “Le tre rose di Eva”. Puoi raccontarci qualcosa del tuo personaggio?
Il mio personaggio è un'ostetrica di nome Sonia che si ritrova in una disperata condizione economica, in seguito a ciò commetterà un atto deplorevole nei confronti dei protagonisti condizionando così tutta la seconda serie. Inoltre, sebbene il suo unico intento fosse quello di garantire un futuro migliore ai suoi figli, tutto le si ritorcerà contro.
Puoi anticiparci qualcosa della trama della seconda serie?
Che gusto c’è a vedere un film di cui si conosce già la trama?...
Potresti raccontarci un breve aneddoto, accaduto nel corso delle riprese, che ti è rimasto particolarmente impresso?
Il luogo dove ho girato era un maneggio, i cavalli e la natura mi hanno regalo sensazioni uniche...
Ci sono punti in comune con il personaggio che interpreti?
No, decisamente no. È vero che mi è capitato di vivere momenti difficili, complessi, disperati, magari anche economici, ma non arriverei mai a fare ciò che ha fatto lei. Credo che ci sia sempre un limite oltre il quale non bisogna mai spingersi anche se si è di fronte alla disperazione più totale.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Ho un rapporto con i miei fan confidenziale e se ci sono colgo l’occasione per ringraziarli! Sono loro che fanno di noi quello che siamo.
In un mondo in cui è sempre più importante l’apparire piuttosto che l’essere, quanto credi sia importante l’aspetto fisico per riuscire in questo mondo?
Non dico che è tutto, ma hai voglia se aiuta! Per quanto mi riguarda, mi sono concentrata su altro.
Voltandoti indietro c’è qualcosa che non rifaresti?
Dagli errori si possono imparare tante cose… anche se io sono un po’ lenta!
Parlando invece del passato, a quale lavoro che hai svolto sei maggiormente legata?
Sono legata al film ”Le ultime cinquantasei ore”. Invece, per quanto riguarda il teatro, il testo di Marguerite Duras “Incontri segreti”.
Cosa ti piace / non ti piace del tuo lavoro? Consiglieresti ai più giovani di intraprendere il tuo stesso cammino?
Adoro recitare, sfidarmi ed innamorarmi con il personaggio, superando le mie paure, fragilità e ritrovarmi... tutto il resto è noia. Non so se consigliarlo o meno, di certo non bisogna mai smettere di sognare e di realizzare le proprie passioni.
Credi sia cambiato negli anni il mestiere dell’attore?
Un tempo si giravano più film, c’erano più case di produzione e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti. L’avvento della tv ha reso l’attore più raggiungibile. Il divismo non esiste più.
Con quale regista / attore ti piacerebbe particolarmente lavorare in futuro?
Come regista mi piacerebbe lavorare con Verdone, magari in un ruolo comico… ci ho preso gusto! Come attore,invece, mi piacerebbe lavorare sia con lo stesso Verdone che con Tony Servillo.
Simona Borioni in tre aggettivi.
Autoironica, fragile e dannatamente sexy.
Una persona che ha significato molto per la tua vita professionale.
Giorgio Albertazzi sicuramente e mio nonno che era un musicista.
Cosa ami fare nel tempo libero?
La mia più grande passione è vedere film. Si può dire che vivo al cinema e con i dvd.
Un sogno nel cassetto. Lavorativo e personale.
Fare un film d’autore. Nella vita privata… l’amore.
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