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Un posto al sole: Tv Soap intervista SAMANTA PICCINETTI (Arianna Landi)

Una delle vicende centrali di questa calda estate di Un posto al sole riguarda la crisi tra Andrea e Arianna, che - come già sappiamo - sta per evolversi in senso negativo. Anche di questa storyline - ma non solo - parliamo oggi con Samanta Piccinetti, l'attrice che già da diversi anni interpreta nella soap partenopea di Raitre il ruolo di Arianna Landi. Ecco cosa Samanta ci ha raccontato nell'intervista a tutto tondo che ci ha gentilmente concesso...

A cura di STEFANO TELESE

Samanta Piccinetti è Arianna nella Soap “Un posto al Sole”. Come è nata questa opportunità?

È stata abbastanza una sorpresa. Avevo fatto un provino qualche anno prima e, quando nel 2009 mi hanno chiamata, pensavo fosse per un altro provino…e invece no! Ero già stata confermata per questo nuovo ruolo. Come spesso succede, Arianna ha dovuto dapprima superare la prova “gradimento” del pubblico. Poi c’è stata una seconda sorpresa quando sono stata riconfermata anche per la stagione successiva.

Arianna è al centro di un triangolo oserei dire abbastanza “pericoloso” per la sua quiete familiare. Come ne uscirà?

Le ultime settimane hanno messo davvero alla prova la coppia Andrea - Arianna ma lei, più che influenzata da fattori esterni, si trova ad affrontare una vera crisi di coppia. Il “contorno”, come ad esempio Walter e la Passalacqua, rappresentano due pretesti su cui i due si appoggiano. In realtà né Andrea né Arianna hanno una vera intenzione di tradire o lasciare l’altro, ma qualcosa nella coppia si è sgretolato dall’interno. Forse a causa dei continui problemi che hanno dovuto affrontare, la malattia, l’impossibilità di avere dei figli loro, la perenne crisi economica. Si arriverà ad un punto di forte rottura, devo dire che purtroppo non si sa come si risolverà la cosa. A breve termine, ed anche apparentemente, la coppia forse si riavvicinerà, ma sarà per poco. Speriamo bene!

Sei dal 2009 nella soap girata a Napoli. Che cosa pensi la renda così amata dagli italiani?

I punti forti di Un Posto al Sole stanno sicuramente nella spiccata aderenza alla realtà: c’è una grande varietà di personaggi, di conseguenza i telespettatori possono rivedersi in alcuni di loro, o comunque appassionarsi per le loro vicende; i temi sociali, trattati in modo chiaro e non troppo “soap-operoso”, fanno riflettere e fanno crescere uno spirito critico verso i vari argomenti, cosa per me molto importante, perché credo fermamente che i media debbano farci pensare con la nostra testa e non solo intrattenerci in maniera passiva; inoltre le bellezze di Napoli, il golfo, il centro storico, i siti storico-archeologici; la bravura degli attori.

Arianna è un personaggio in continua evoluzione. Cosa pensi di ciò che viene scritto per il tuo personaggio? E cosa cambieresti eventualmente di Arianna?

Si è vero, Arianna è in continua evoluzione, ed è giusto così perché penso che, se nella vita non si cambia mai, almeno un po’ vuol dire che non si sta vivendo. È giusto mantenere i propri principi, ma trovo assurdo non evolversi quando la vita stessa è in continuo movimento. Quello che succede ci influenza in qualche modo, si cresce e si torna anche bambini, perché no, e questa è la parte che preferisco! Devo dire che tra tutti i personaggi della soap, il mio è tra quelli secondo me meglio riusciti: ha tante sfaccettature, si presenta con un carattere molto forte, come una che se la cava sempre da sola, che ottiene sempre quello che vuole, che la fa sotto al naso ad astuti maschietti, per poi sfoderare tutta la sua fragilità nei momenti di crisi come la malattia, e la sua femminilità con il marito e in situazioni “goliardiche” come nei panni di Cinzia. È un personaggio vivo, con tutte le contraddizioni che le persone hanno, con tutti i ripensamenti, i sensi di colpa; pochi rimpianti forse, e per fortuna, perché quando vuole fare una cosa, difficilmente si riesce a fermarla.

A volte, ultimamente soprattutto, è un po’ bacchettona e troppo irruente nel prendere in mano le situazioni, cosa che la porterà infatti a fare degli sbagli, a non avere chiara la sua visuale. Ecco, questa è una cosa che proprio non sopporto di lei, ma non la cambierei, assolutamente no, altrimenti si finirebbe col fare un personaggio a propria immagine e somiglianza, e non va bene. Bisogna sperimentare ciò che non fa parte di noi, è questo il bello di fare questo mestiere.

In questi cinque anni di “Un Posto al Sole” hai avuto la possibilità di lavorare con tantissimi attori / attrici. C’è qualcuno che ammiri particolarmente?

Se provo ammirazione per qualche mio collega? No, direi di no. Con questo non voglio certo dire che non li consideri dei bravi attori, anzi, ce ne sono anche di molto bravi, ma l’ammirazione… beh, è qualcosa di molto forte per me, è un sentimento che colpisce raramente. Ma quando arriva, vuol dire davvero che sono rimasta letteralmente a bocca aperta almeno per qualche secondo. Ammiro chi cerca di migliorare questo nostro mondo e anche una serie di artisti che nel corso degli anni, sì, mi hanno lasciata sospesa, appunto per quei pochi secondi. Trovo che sia fantastico ammirare qualcuno, o qualcosa… appagante direi!

Credi che nel futuro di Samanta ci sia prettamente la televisione o sogni altri tipi di esperienze, magari teatrali?

Al di là dell’esperienza televisiva, che sia Un Posto al Sole o altro, vorrei sicuramente riprendere il teatro… inizia a farsi sentire la mancanza di quella scarica di adrenalina che ti scuote sul palco. Vorrei fare un musical, sì sì, proprio un musical, in cui ballo, magari il tip tap, canto e recito, tiè crepi l’avarizia! Mi voglio proprio divertire come una matta, voglio che Shirley Maclaine venga da me e mi dica “Hey, ma lo sai che sei proprio una gran pazza!?”... Sarebbe il massimo detto da lei! La adoro!

Nella tua carriera la musica ha recitato un ruolo di primaria importanza. Qual è il tuo rapporto con essa? E quali sono i tuoi generi musicali preferiti?

Ascolto veramente di tutto, dalla musica francese degli anni ’20, all’elettronica, all’house, rock americano e inglese dai ’50 in poi, adoro la musica classica. Quello che mette d’accordo qualunque mio momento della giornata o qualunque mio stato d’animo associato, è il rock: anni '50 e '60 appunto, il pop rock, l’indie rock, e quindi Queen e Smiths. E il musical… ci sono dei dischi che se davvero fossero stati ancora in vinile li avrei consumati! Anything Goes, Memphis, Singin’in the Rain, Chicago, Scarpette Rosse, Chorus Line… ce ne sono altri, te lo assicuro!

Come è Samanta fuori dal set?

Per questa domanda sarò breve perché non si può svelare tutto in una sola intervista. E poi non mi piace troppo parlare di me. Vorrei che le persone mi conoscessero attraverso quello che faccio, alla fine il mio lavoro è sempre in vista quindi scrutabile, interpretabile. Lo so che per chi guarda, alla fine le chicche più appetibili risultano essere proprio quelle della vita privata ma, proprio perché è privata, ci tengo che rimanga tale (sorride). Quello che ti posso dire è che Samanta è una ragazza spiritosa, ma molto seria. Crede nei suoi principi, giusti o sbagliati che possano essere per gli altri, e non si fa distrarre dal seguire i propri “dogmi”. A volte può sembrare solitaria, ma le serve stare con se stessa, le serve di brutto per ricaricarsi! Ha iniziato ad odiare la vita di città, ma non può fare a meno di ciò che la città può offrire, come ad esempio andare a vedere un film in lingua originale, andare alle mostre, a teatro, ai festival, ai concerti, a scuola di danza ed a tutto quello che ti viene in mente di imparare. Ama la vita casalinga e l’orto. Ama tantissimo gli animali e i bambini, poco gli adulti, in particolar modo i disperati arrivisti, poiché li trova di una tristezza incommensurabile. Alla fin fine, se poi entriamo davvero in quello che è e come è Samanta, rischio di non smettere più di parlare! Dai teniamoci qualcosa per la prossima volta!

Puoi anticiparci qualcosa dei tuoi progetti futuri?

Progetti futuri… mmm… ce ne sono un paio davvero interessanti, freschi e carini! Presto gireremo una sit-com di cui abbiamo già realizzato la puntata pilota, ed è piaciuta molto ed a me è piaciuto molto girarla. Molto bene assemblato il cast, il regista e tutta la troupe. Siamo noi quattro smandrappati: io, Cristina D’alberto, Luca Seta e Michelangelo Tommaso, con la regia di Marco Limberti. E credetemi, ci sarà da ridere!

Poi si prospetta uno spettacolo a teatro a Roma per la prossima primavera ma, su questo, non posso dirti di più. E poi ci sarà sempre Un Posto al Sole! Immancabile come appuntamento, visto che, a quanto pare, anche a settembre ci sarò!!!

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© TvSoap.it - Riproduzione vietata

(Pubblicato il 18 luglio 2014)


 


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