Proseguiamo la serie dei nostri incontri con i protagonisti di Un posto al sole intervistando Miriam Candurro, la popolarissima Serena della soap, che ringraziamo per la sua gentilezza. Vi segnaliamo sin d'ora che questo appuntamento ormai fisso con gli attori di Upas su Tv Soap continuerà anche nel 2016: presto incontreremo per voi anche le prossime new entry!
A cura di STEFANO TELESE per TvSoap.it - Foto di Giuseppe D'Anna
Miriam Candurro ha conquistato i fan di Un Posto al Sole entrando in punta di piedi nella soap. Cosa è per te UPAS?
In tanti anni di lavoro non avevo mai trovato un ambiente che mi permettesse di sentirmi a casa, che mi permettesse di esprimere al meglio le mie capacità e che mi permettesse di imparare. Mentre in altri progetti avevo sempre la sensazione di avere un piede dentro ed uno fuori (quasi come se fossi un ospite), in Un Posto al Sole mi hanno accolto magnificamente ed in questo modo non mi era mai accaduto. Ciò mi sta dando la possibilità di capire le mie capacità e le sfumature che mi appartengono di più.
Come è nata questa esperienza?
Fui chiamata quattro anni fa per un provino, era dicembre. Poi successivamente fui contattata per un secondo provino, questa volta insieme a Michelangelo Tommaso. Passarono poche settimane e mi dissero che sarei entrata nella soap con un personaggio che avrebbe dovuto fare solo pochi giorni di lavoro. Invece poi, piano piano e in punta di piedi, questo personaggio è riuscito a conquistare il pubblico ed è piaciuto sempre di più, permettendo a me di restare in UPAS...
Come nasce l’amore per lo spettacolo?
Nasce dall’idea che ho sempre pensato che una vita sola è limitativa. In una sola vita non si possono accumulare tutte le esperienze possibili. E così è arrivata la recitazione: in modo anche abbastanza casuale, mi ritrovai a recitare in un film e mi accorsi che esprimermi in un linguaggio diverso dal mio - ed interpretare una storia diversa dalla mia - mi aiutava a completare un mosaico di esperienze che mi mancava, una parte di me che mancava. In sintesi, la recitazione mi aiuta a riempire quel mosaico di emozioni che non riempirei in una sola vita.
Il set di UPAS viene spesso identificato come il luogo in cui una famiglia si esprime. Credi sia corretta questa affermazione?
Assolutamente vero. A parte i singoli nuclei familiari che formano l’intera soap, siamo un grande gruppo che collabora in maniera civile ed affettuosa per la riuscita del progetto. Siamo collaborativi l’un con l’altro e questo al di fuori si vede.
C’è un collega con il quale hai legato particolarmente?
Ovviamente Michelangelo, che è anche la persona con la quale lavoro quotidianamente. C’è stato bisogno di carburare un po’: avevamo due stili e modi diversi e, come i nostri personaggi dopo anni di peripezie sono riusciti a stare insieme, anche noi siamo riusciti ad andare nella stessa direzione. Ci siamo adattati. Siamo due strumenti diversi ma la musica è la stessa!
Cosa pensi del tuo personaggio?
Serena è una donna che attualmente, al di là della scomparsa delle amiche, vive un momento molto sereno, tipico delle donne della sua età. Serena, inoltre, sta cercando di dare un senso al suo percorso di studi. È un personaggio che crede nei valori come la famiglia e che puoi incontrare per strada ogni giorno. È un personaggio molto reale e forse anche per questo il pubblico si è molto affezionato, identificandosi.
C’è un attore / attrice al quale ti ispiri?
L’attrice che preferisco in assoluto e Marion Cotillard, un'attrice assolutamente straordinaria e poliedrica che con la sua capacità è partita dalla Francia riuscendo ad imporsi in tutto il mondo e sul palcoscenico internazionale. Mi piace il suo essere attrice ed il suo modo di essere anche in tutte le situazioni di contorno, come possono essere gli eventi, il red carpet, i premi. Adoro la sua eleganza ed il fatto che non sia mai stata oggetto di gossip. Insomma, devo ammettere che mi piace a 360 gradi.
Come è Miriam fuori del set?
Sicuramente sono una moglie ed una mamma prima di tutto. Riempio le mie giornate con i miei bimbi e con mio marito. Faccio un lavoro un po’ particolare, ma per il resto mi occupo come tutte le altre donne della gestione della vita familiare solita: cucino, organizzo le giornate dei miei bambini, li accompagno a fare sport… cose tipiche da mamma!
Che ruolo ti piacerebbe interpretare?
Mi piacerebbe continuare a lavorare su donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche, come ad esempio è capitato in UPAS. Donne che abbiano una fragilità interiore tale da non riuscire a liberarsi di uomini violenti e possessivi. È un aspetto che nella sua tragicità mi affascina, perché mi permette di interrogarmi su come si possano accettare situazioni familiari così violente. interpretare un personaggio vittima di queste situazioni mi permetterebbe di approfondire queste tematiche.
Progetti futuri?
Sto girando una serie per la regia di Manfredonia, con Vanessa Incontrada, che andrà in onda nell’autunno prossimo: il titolo è “Non dirlo al mio capo”. Il mio ruolo sarà in contrasto con il personaggio di Vanessa. Diciamo che ci dividiamo una persona... importante! Da poco, invece, ho finito di girare una puntata di “Don Matteo”.
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