"Un posto al sole ha in modo opinabile, ma duro e crudo, messo in evidenza alcuni aspetti ordinari della vita della scuola. Docenti precari che non hanno il tempo di formarsi, poiché la formazione nel settore scolastico si matura con l'esperienza e non con corsi o periodi di studio degni di tal nome pagati dal datore di lavoro, docenti che svolgono spesso il ruolo di tappa buchi, docenti che vivono situazioni complicate in ogni ambito, docenti che vivono il loro stato di precarietà spesso in modo corporativo, docenti verso cui l'utente manifesta tutta la sua contrarietà nel caso di rottura della linea di continuità e di pretese personali."
Quello che avete appena letto non è farina del nostro sacco, ma è la dimostrazione di come a volte anche una soap possa produrre dei costruttivi movimenti di opinione in rete: Marco Barone, sul suo blog Menti critiche (ma anche sul notissimo sito specializzato Orizzonte Scuola), ha pubblicato un'intelligente analisi sul precariato che parte proprio dalle vicende che stanno accadendo in queste puntate di Un posto al sole a Viola Bruni (Ilenia Lazzarin), supplente in disaccordo con la titolare di cattedra sui metodi da utilizzare nell'insegnamento ma anche alle prese con i malumori del padre di un'alunna (e dell'alunna stessa).
Insomma, Upas ce l'ha fatta ancora una volta a "stare sul pezzo", come si suol dire, con una trama all'insegna dell'attualità e capace di far riflettere.
L'articolo completo di Marco Barone
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